
Guida al Parco Storico di Sukhothai, Unesco 1991
Il Parco Storico di Sukhothai si trova nella provincia di Sukhothai situata a 450km da Bangkok (Centro Thailandia) e a 290km da Chiang Mai (Nord Thailandia):
Cartina Turistica Mappa del Parco Storico di Sukhothai
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Intorno alla metà del 13° secolo fu fondata la città che prese il nome di Sukhothai. Secondo l'iscrizione della Pietra Miliare rinvenuta nel tempio Wat Si Chum, un guerriero Khmer di nome Sabat Khion Lamphong insignì Sukhothai dopo la morte di Pho Khun Si Nao Nam Thon (in realtà primo Re di Sukhothai).
All’epoca il territorio dell’odierna Thailandia era suddiviso in tanti principati. La storia racconta che Pho Khun Pha Muang sovrano di Muang Rat e figlio di Pho Khun Si Nao Nam Thon unì le force con Pho Khun Bang Klang Hao per scacciare i Khmer. Pho Khun Pha Muang in seguito diede al suo alleato la Spada della Vittoria e anche il titolo di Si Inthrabodinthrathit consacrandolo Pho Khun Inthrathit sovrano di Sukhothai e fondatore della dinastia di Sukhothai.
Sukhothai crebbe prosperosamente e si estese in lungo e in largo durante il Regno di Pho Khun Ramkhamhaeng (regno 1279-1298), terzo Re e figlio di Pho Khun Si Inthrathit. Attraverso le sue coraggiose vittorie sul nemico Khmer, Sukhothai si estese fino a Phrae, Nan e Vientiane (odierna capitale del Laos).
Durante il suo regno Re Pho Khun Ramkhamhaeng introdusse il buddismo Therawada prevalente nel principato di Nakhon Si Thammarat (Sud Thailandia) e diede grandissima importanza alla cultura e all’arte. Applicando gli insegnamenti del Buddha, Sukhothai visse un periodo di pace e prosperità e, grazie al suo carisma, Re Pho Khun Ramkhamhaeng riunì sotto il suo controllo diversi principati. Tra le altre cose al Re Pho Khun Ramkhamhaeng viene riconosciuta la creazione dll’alfabeto thailandese.
Alla sua morte il Regno di Sukhothai si indebolì e diversi principati si liberarono dichiarando la propria indipendenza.
Sempre secondo le scritture riportate sulla Pietra Miliare, nel 1347 A.D. Phra Maha Thammaracha Li Thai, nipote di Pho Khun Ramkhamhaeng regnante di Si Satchanalai, guidò le sue truppe in marcia verso Sukhothai e sconfisse definitivamente il nemico, salendo al trono e riportando l'unità nel suo Regno.
Come suo zio, anche Phra Thammaracha Li Thai espanse il territorio e allo stesso tempo incoraggiò il buddismo. Invitò nel suo regno il venerabile Phra Maha Sami di Nakhon Phan, una città del sud della Birmania, dove il buddismo Therawada era molto fiorente. Il Re stesso divenne monaco nel 1362 A.D..
Phra Maha Thammaracha Li Thai era un Re di grande competenza e cultura, compose una scrittura religiosa conosciuta come Thai Phum Phra Ruang ed ordinò la creazione di una statua bronzea del Budda per essere custodita nel tempio Wat Mahathat.
La statua del Budda fu in seguito chiamata "Lunag Pho To" dal popolo di Sukhothai. Durante il periodo Rattanakosin (1782-1932), fu rimossa sotto il comando del Rama I Phra Phutthayotfa Chulalok (regno 1782-1809) per essere trasferita nella Cappella Reale del tempio Wat Suthat Thepwararam a Bangkok. Il nome Phra Si Sakaya Muni con cui è oggi conosciuta la famosa immagine del Buddha fu dato dal Rama II, Phra Phutthaloetla Naphalai (regno 1809-1824).
Dopo la morte di Phra Maha Thammaracha Li Thai intorno al 1370 - 1371 A.D. i Re suoi parenti che si segguirono regnarono Sukhothai sotto l'influenza della dinastia Suphannafum di Ayutthaya. Attraverso matrimoni misti, i membri di 2 dinastie penetrarono nel sistema aristocratico e nell’esercito di Sukhothai, i Re di Ayutthaya fecero ogni sforzo per riuscire a dominare gradualmente il principato di Sukhothai e quindi governare la regione settentrionale di Phitsanulok con il titotolo di Maha Uparat (Viceré). Col passare del tempo Sukhothai divenne quindi parte della regione del nord poi annessa al regno di Ayutthaya.
La Pietra Miliare di Sukhothai e la nascista dell’Alfabeto Thai
La Pietra Miliare scoperta a Sukhothai sembra risalire al 1292, ha una forma perlopiù quadrata, 4 pareti levigate dove furono incise quelle che sono ritenute le prime scritture dell’alfabeto thai. Ogni parete è larga circa 36cm, verticalmente il blocco misura circa 113cm .
L’estremità superiore della Roccia ha forma piramidale arrotondata, mentre la base rimane ruvida, come fosse stata aggiunta poi per essere piantata a terra.
La scoperta dell’Antica Pietra viene attribuita al principe Mongkut durante una visita a Sukhothai nel mezzo dei lavori di riqualificazione del territorio nel 1833 (divenuto Re Rama IV nel 1851) .
Attenzione, quella che potete ammirare oggi all’interno del “Parco Archeologico di Sukhothai” nei pressi della Statua di Re Pho Khun Ramkhamhaeng è solamente una copia, l’originale è custodito all’interno del National Museum a Bangkok.
I Monumenti all’interno delle mura della Città antica
Secondo le iscrizioni riportate nell’Antica Roccia di Sukhothai, la cinta muraria della città era una pianta rettangolare lunga 1300 metri e larga 1800 metri. Per difendere Sukhothai dagli attacchi nemici furono costruiti dei canali d’acqua esterni lungo tutto il perimeto e due terrazze esterne in posizione strategica, inoltre una porta e una torre difensiva furono costruite nel mezzo di ciascun lato del muro.
Wat Mahathat
Situato nel cuore della città questo tempio è ritenuto il luogo in cui sono state incastonate le reliquie del Lord Buddha. Il suo chedi principale a forma di bocciolo di loto incarna lo stile tipico dell'arte di Sukhothai. Presumibilmente lo stupa principale originariamente era costruito in forma di Prasat (edificio in stile Khmer) simile a quelli che appaiono sui suoi quattro lati. A nord e sud del chedi principale, si ergono due stute del Buddha in piedi, alte 9 metri, seguendo le scritture della Pietra Antica si pensa trattasi di immagini del Phra Attharot .
Sempre a sud del chedi principale, un gruppo di stupa nel cui centro si trova quello a cinque guglie, qui secondo le iscrizioni rinvenute su una foglia di palma dorata vengono custodite le reliquie di Phra Maha Thammaracha Li Thai.
Santuario Ta Pha Daeng
Situato all'interno della cinta muraria adiacente alla porta settentrionale della città, questo tempio fu costruito in stile Khmer durante il periodo di Angkor Wat (1107 - 1157 d.C.). All’interno vennero rinvenuti diversi bassorilievi di Dei e Dee scolpiti nella roccia, oggi esposti al Museo Nazionale Ramkhamhaeng di Sukhothai, rappresentano il passaggio dalla cultura Khmer al primo periodo della nascita di Sukhothai.
Wat Si Sawai
Rappresentato da tre spettacolari stupa a forma di cornamusa in stile Khmer, il tempio è situato a sud del Wat Mahathat. Frammenti di immagini di divinità indù e un'immagine di Shiva presenti nel portico del secondo stupa indicano chiaramente l’antica matrice induista e shivaista del tempio. Poi successivamente fu aggiunta una costruzione frontalmente e trasformato in tempio buddista.
Palazzo Reale di Sukhothai: si o no?
Inizialmente si credeva che il Noen Prasat (adiacente al Wat Mahathat) fosse una base di mattoni su cui poggiava parte del “Palazzo Reale di Sukhothai”. Ma, gli scavi intrapresi per ben due volte dal Dipartimento delle Belle Arti Thailandesi non hanno fornito nessuna prova che avallasse questa supposizione. Infatti, una vecchia mappa risalente al regno del Rama V (regno 1868-1910) del periodo Rattanakosin indica il Noen Prasat come parte dei resti del Wat Mahathat.
Sulla base di alcune iscrizioni rinvenute nel Wat Sorasak e di uno studio condotto confrontando l’archittetura del palazzo Khmer di Angor Thom (Cambogia), il Palazzo Reale di Sukhothai si trovava probabilmente a nord del santuario Ta Phra Daeng e ad ovest di Wat Sorasak.
Monumenti all'esterno della cinta muraria dell’anticha Sukhothai
A Ovest:
Saritphong
Ad ovest delle Mura Antiche di Sukhotai, c'è una fila di colline conosciute come la Catena Montuosa di Prathak che si estende a perdita d'occhio formando uno sfondo panoramico fiabesco, dalla natura lussureggiante. Tra due colline (Khao Kiew Ai Ma e Khao Phra Bat Yai), un antico terrapieno di grandi dimensioni fu costruito per fungere da ricettacolo dell’acqua piovana, quindi portare acqua ai canali di irrigazione e approvigionare Sukhothai. Si ritiene che questa diga di terra sia menzionata nella Pietra Miliare, l'acqua da Saritphong arrivava in Città lungo un canale sud-occidentale di nome Sao Ho.
Attualmente, il Saritphong è stato ristrutturato e ingrandito dal Dipartimento delle Irrigazioni Reale in collaborazione con il Dipartimento delle Belle Arti, oggi può trattenere acqua fino a 400.000 metri cubi.
Wat Saphan Hin
Situato su una piccola altura di 200 metri, questo tempio è ben noto per un'immagine di grandi dimensioni del Buddha in piedi. Menzionato nella Pietra Miliare che così riporta: "Nel cuore della foresta di Aranyik c'è un bellissimo tempio con all’interno un'immagine del Buddha chiamata Attharot in posizione eretta ... ".
Wat Saphan Hin dovrebbe essere stato il tempio dove Pho Khun Ramikhamhaeng si recava a dorso di un elefante bianco di nome Ruchakhiri per adorare un'immagine del Buddha, ogni sabato buddhista. Una salita di circa 300 metri che andava dai piedi all’estremità dell’altura fu costruita e pavimentata con un tipo di pietra da cui prese nome il tempio.
Wat Pa Mamuang
Situato a ovest di Città Vecchia, questo tempio viene menzionato in diverse iscrizioni della Pietra riguardanti il periodo di Sukhothai. Le scritture riferiscono l'importanza del tempio in cui Phra Maha Thammaracha Li Thai fu ordinato sacerdote nel 1362 d.C. Ad oggi dell’antico tempio rimangono ben conservati la sala delle ordinazioni e alcuni chedi.
Il tempio è poco distante da Thewalai Mahakaset, in questa zona furono rinvenute antiche immagini in bronzo di divinità indù come Visnhu, Shiva e Brahma in stile Sukhothai.
A Est:
Wat Tra Phang Thong Lang
L'antico monumento è noto per i bassorilievi in stucco decorati su tre lati del muro del suo Mondop (santurario o edificio cerimoniale thai). Le scuture realizzate da artigiani locali di Sukhothai sotto l'influenza dello stile di Ceylon durante il periodo di Polonnaruwa raffigurano la storia di Lord Buddha. Nella parte settentrionale è rappresentato un episodio del Buddha che predica la principessa Pimpa sua moglie, nel lato meridionale raffigurazioni del Buddha che discende dal cielo dopo aver predicato sua madre e nella parte occidentale il Buddha che predica suo padre e il clan Sakayawong.
A Nord:
Wat Phra Phai Luang
Situato nelle immediate vicinanze del muro di cinta esterno di Sukhothai, questo antico tempio testimonia l'evoluzione dell'arte e dell'architettura durante il periodo di Sukhothai. Importanti monumenti antichi in questo tempio includono edifici in stile Prasat (edifici Khmer), due di loro sono ancora in ottime condizioni. I bassorilievi in stucco trovati sul posto sono simili a quelli presenti sul portico meridionale dello stupa principale di Wat Mahathat a Lop Buri.
Ad est dei tre Prasat Khmer si trova un chedi a forma piramidale con un veranda sovrapposta ad ogni lato, questo chedi fu costruito nello stesso stile del chedi di Wat Ku Kut a Lamphum.
All'estremità orientale del tempio si trova un edificio con incastonate le immagini del Buddha in quattro posizioni: seduto, sdraiato, in piedi e camminando. La maggior parte delle immagini del Buddha durante il periodo di Sukhothai erano realizzate in posizione di deambulazione.
Wat Si Chum
Situato fuori dalle mura della città all'angolo nord-ovest, questo antico tempio è ben noto per l'immagine di un grande Buddha seduto.
L'immagine del Buddha ha una larghezza di 11,30 metri ed occupa lo spazio totale dell'edificio. Menzionato nel Pietra Miliare come Phra Achana era originariamente scolpito nell'atteggiamento di sottomettere Mara (demone tentatore che nella mitologia buddista cercava di sedurre il Principe Sidharta con la visione di belle donne. Nella cosmologia buddista Mara è associata alla morte, alla rinascita e al desiderio). L'attuale posizione seduta è stata restaurata tra il 1953 e il 1958 A.D.
La parola “Si” deriva dal Sali, significa albero del Bo. Quindi il nome Si Chum significa, un piccolo bosco di Bo.
In un libro intitolato Phra Ratchaphong Sawadan Si Chum viene scambiato per Rusi Chum e viene indicato come un luogo in cui Re Naresuan e le sue truppe si radunarono prima che l'esercito marciasse su Sawankhalok … si pensa che da questo episodo nacque la leggenda dell'immagine del Buddha (Phra Achana).
Tao Thu Riang
Tao Thu Riang è uno dei nomi dati ai forni che servivano per smaltare la famosa ceramica di Sukhothai. Gli studi ci dicono che 49 forni Thu Riang furono ritrovati vicino al Wat Phra Phai Luang nei pressi del canale di Mae Chon. Esistevano due tipi di forni Thu Riang: quello per la cottura della ceramica smaltata fino a temperature di 900-1200°c con un'apertura orizzontale per la ventilazone e quello per la cottura a temperature inferiori di 900°c con fori per la ventilazione verticale.
La terracotta smaltata di Sukhothai è conosciuta come Sangkhalok, si pensa derivi dalla parola Sawankhalok. A quel tempo le genti di Ayutthaya chiamavano Si Satchanalai, città famosa per questo tipo di ceramica, con il nome di Sawankhalok.
Un'altra teoria ci dice che Sangkhalok è un'antica parola thai che significa ceramiche forti e durature.
Le terracotte di Sangkhalok venivano realizzate in diverse forme e dimensioni e progettate per varie funzioni che andavano dagli oggetti domestici a quelli cerimoniali e religiosi fino alle decorazioni e alla composizione di altri materiali. I prodotti di Sangkhalok da Sukhothai venivano esportati in diversi paesi dell'Asia come Filippine, Indonesia e Giappone. Lo stile Sangkhalok era caratterizzato dalla grande durabilità e dai disegni blu chiaro spesso a forma di pesce su rivestimenti vetrati bianco trasparente.
Sud:
Wat Chetuphon
Il nome Chetuphon deriva dal tempio di Chetawananaram, luogo principale in cui il Buddha dimorò durante la sua vita. Il tempio è ben noto per le quattro immagini del Buddha di grandi dimensioni in pose sedute, reclinabili, in piedi e a piedi. È importante sapere che le quattro immagini del Buddha servivano anche a sostenere il tetto del Monastero dove erano incastonate. Inoltre, come menzionato nella sacre scritture del buddismo Theravada le quattro posture indicando le posizioni aggraziate del Buddha.
Historical Park Sukhothai, World Heritage
Nel 1978 il Dipartimento di Belle Arti Thailandese adottò un nuovo modello di gestione culturale degli antichi monumenti di Sukhothai fino a quel momento considerati come patrimonio della sola Nazione Thai. Nel nuovo piano vennero introdotte strutture e forme di educazione culturale per incentivare il turismo nazionale ed internazionale, venne data primaria importanza alla preservazione e conservazione dei monumenti antichi e quindi furono stanziate ingenti somme di denaro per lo sviluppo dell’intera area favorendo la popolazione locale. I finanziariamenti provennero dal Governo Thailandese, Giapponese e dall'UNESCO. Il progetto fu inizialmente avviato e implementato su un'area di 70 chilometri quadrati, esperti in diversi campi collaborarono riuscendo a portare a termine il progetto con grande successo, “oggi il Parco Storico di Sukhothai e ampiamente conosciuto in Thailandia e nel Mondo”.
Comprendendo appieno l’importanza storico culturale turistica ed economica dell'Antica Capitale Thai nata quasi 800 anni fa, il Dipartimento di Belle Arti Thailandese nel 1991 fu incaricato dal Governo Reale di presentare all'UNESCO la nomina di Sukhothai e delle zone associte, quali: Si Satchanalai e Kamphaeng Phet a Patrimonio Mondiale dell’Umanità. A dicembre dello stesso anno, Sukhothai e le altre località furono inserite nella lista World Heritage ottenendo il logo Unesco per importanza culturale.
Il logo Unesco è la combinazione di un quadrato e un cerchio. Il quadrato simboleggia la creazione dell'umanità mentre il cerchio disegnato attorno rappresenta la natura. Entrambi sono strettamente collegati e complementari. Inoltre, il cerchio ha significato di: Mondo creato dall'intelligenza umana e della natura, può anche essere usato come simbolo di protezione.
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