Isola di Giava. Dove si trova, cosa vedere
Giava, Jawa, Java
Da molti considerata il cuore dell’Indonesia. “Giava è un’isola di grandi metropoli, affascinanti bellezze naturali e mistiche aree archeologiche. Le antiche tradizioni giavanesi, l’arte, la musica e la danza hanno influenzato le tante culture presenti da tempi immemori in questo grandissimo e variopinto paese peninsulare che è l’Indonesia”. Giava infatti costituisce da sempre il centro geofisico, politico, economico e culturale indonesiano.
“L’isola di Giava si estende per 1000 km di lunghezza e 200 km di larghezza. A nord è bagnata dal Mare di Giava, a sud dall’Oceano Indiano; 27 km di mare la dividono da Sumatra a ovest, appena 4 km di mare la dividono da Bali a est. Con i suo 128.000 km² di superficie è la quinta isola per grandezza dell’Indonesia”.
Giava Occidentale: Giacarta, le Mille Isole, Bogor …
La più grande città dell’isola di Giava, nonché capitale amministrativa dell’intera Indonesia, è “Jakarta”, affacciata sul mare, nella parte nordoccidentale. Città di origine coloniale, megalopoli frenetica e cosmopolita, si presenta con avveniristiche architetture moderne contrapposte a vecchi edifici coloniali e a baraccopoli fatiscenti.
Con tutta la sua conurbazione “Giacarta” supera i 10 milioni di abitanti. Turisticamente parlando, non serve preoccuparsi per la sua grandezza perché la maggior parte dei punti di interesse turistico si trovano nella parte storica chiamata Old Batavia, in memoria del nome che i coloni olandesi dettero alla città.
Data la sua importanza, Jakarta è collegata direttamente con la maggior parte degli aeroporti internazionali del mondo, ed è spesso la prima tappa o il fulcro degli itinerari turistici che passano per Giava e l’Indonesia in generale. L’Aeroporto Internazionale Soekarno-Hatta dista 35 km dal centro di Giacarta.
Non occorre andare troppo lontano dalla Capitale per incontrare subito alcune delle bellezze più caratteristiche di Giava. Le Thousand Islands, Pulau Seribu in indonesiano, rappresentano una valida occasione di fuga dal trambusto e dallo smog della capitale. Le “1000 Isole” si trovano poco lontano dalla costa capitolina. Nonostante il nome, l’arcipelago conta circa 340 isolette magnificamente ricoperte da palme da cocco e circondate da barriere coralline ricche di vita. Tendenzialmente meta esclusiva per i fine settimana dei ricchi uomini d’affari indonesiani, meriterebbe maggior attenzione da parte dei visitatori stranieri. Le Mille Isole si possono raggiungere in 2-3 ore partendo col battello da Giacarta, offrono ogni tipologia di alloggio e diverse possibilità di tour in barca per gli amanti dell’esplorazione sottomarina.
“Vicino a Jakarta vi è anche Bogor, conosciuta come la Città Giardino”. Solo 60 km la separano dalla megalopoli, tuttavia sono sufficienti per entrare in un ambiente totalmente diverso, arrivando si iniziano a intravvedere immense distese di piantagioni di tè, la temperatura scende e l’aria si fa più respirabile. Da visitare il meraviglioso Orto Botanico, un vero e proprio parco tropicale di 110 ettari.
Giava Centrale: Yogiakarta, Vulcano Merapi, Borobudur, Prambanan
Spostandosi verso est, quindi verso il centro, si entra nel cuore dell’isola e della cultura giavanese, nella regione di “Giava Centrale, Jawa Tengah” in indonesiano. È la parte dell’isola maggiormente visitata per la presenza di notevoli attrazioni culturali ma anche naturali. “A 600 chilometri ad est di Giacarta troviamo Yogyakarta, chiamata familiarmente Yogya dai suoi abitanti”. Arrivando via terra si potrà godere del magnifico paesaggio circostante, fatto da ampie vallate e catene montuose all’orizzonte, nonché da interminabili coltivazioni di riso, tè e tabacco.
“Yogyakarta” è facilmente raggiungibile con treno o con autobus in circa 8/9 ore partendo da Giacarta o in Aereo sempre da Jakarta o da parecchie altre località dell’Indonesia e del continente asiatico. L’Aeroporto Internazionale Adisucipto si trova a 20 km da Yogyakarta centro.
Yogyakarta è una città molto vivibile, animata ma non caotica. Le sue ampie strade e piazze alberate danno frescura durante le ore più calde del giorno e la sera sono molto frequentate. I vari quartieri caratteristici, ognuno specializzato in una determinata attività artigianale o commerciale, sono luoghi piacevoli, di grande interesse turistico. Da visitare vi è poi il Palazzo del Sultano nella Città Vecchia; il mercato tradizionale Beringhario, pieno di merci, spezie, frutta di ogni tipo e colore; e infine la strada più famosa di Yogyakarta, Malioboro Street. Qui è possibile fare degli ottimi acquisti, comprare souvenir, pezzi pregiati dell’artigianato locale e interessanti capi di vestiario lavorati secondo l’arte tradizionale giavanese del Batik. È inoltre possibile gustare al meglio la cucina locale nei tanti ristorantini tipici e bere dell’ottimo tè o caffè. “Anche la vita notturna di Yogyakarta è molto vivace con locali per tutti i gusti, pieni di ragazze e ragazzi vogliosi di fare conoscenza. Nei pressi di Malioboro Street vi è anche la zona a luci rosse Jalan Sosrowijayan”. Per coloro che amano il divertimento notturno è importante ricordare che durane il Ramadan le vie del divertimento saranno pressoché deserte, in tutta l’Indonesia musulmana!
“Yogyakarta rappresenta inoltre una comoda tappa per raggiungere diverse località e aree storiche che la circondano”. Senza alcun dubbio, “il sito Unesco del tempio Borobudur”, è tra queste. A soli 40 km da Yogyakarta, questo complesso architettonico è il più grande tempio buddhista al mondo, costruito nel IX secolo d.C. con oltre due milioni di blocchi di pietra su sei diversi livelli simmetrici, ricoperti di piccoli Stupa, tradizionali costruzioni simboliche della religione buddhista. Ogni minima simmetria e gli innumerevoli dettagli hanno tutti un significato preciso nella mistica buddhista, visitare il Borobodur non potrà che lasciarvi a bocca aperta, intrigandovi passo dopo passo con gli antichi misteri che queste rocce custodiscono. Ciò che rende ancora più affascinante il “Borobudur” è il fatto di essere stato sconosciuto al mondo per un millennio, fu abbandonato un secolo dopo la sua costruzione e quindi nel tempo la vegetazione tropicale prese il sopravvento ricoprendolo interamente. Fu scoperto e restaurato solamente agli inizi del 900’.
Compreso nel biglietto d’entrata al sito Unesco vi è anche l’ingresso al Karmawibbhangga Museum e al Borobudur Museum, che espongono entrambi antichi artefatti provenienti dai dintorni, oltre a mostre fotografiche relative al complesso architettonico.
Per indimenticabili emozioni è suggerito visitare il Borobudur all’alba o al tramonto, anche per evitare le ore più calde.
“A circa 20 km da Yogyakarta si trova un altro eccezionale sito Unesco, il Prambaban”. Un complesso di santuari induisti risalente al IX secolo d.C., anche questo assolutamente da non perdere. Secondo la volontà degli antichi architetti che lo progettarono, l’intero complesso rappresenterebbe il cosmo e le zone più basse delle costruzioni sacre, chiamate Candi. Queste, erano adibite alla celebrazione di riti religiosi mentre le costruzioni in posizione più elevata erano destinate alle divinità del Pantheon induista, in particolare alla triade sacra: Shiva, Brahma e Visnù.
I Vulcani e la Natura di Giava … Giava Orientale
Ma, oltre alle attrazioni culturali e storiche, a Giava vi sono anche magnifici paesaggi naturali.
Tra questi i più famosi sono rappresentati dai vulcani attivi: il “Vulcano di Bromo” (2329 m s.l.m.) , l’altissimo “Vulcano Merapi” (2930 m s.l.m.) e il “Complesso Vulcanico di Ijen” (2799 m s.l.m.), con i suoi crateri sulfurei che a contatto con il magma nella notte regalano strabilianti colorazioni bluastre. “Raggiungere le vette del Merapi e di Bromo e scendere nella caldera dell’Ijen risulterà essere un’esperienza assolutamente indimenticabile”. Ma attenzione, le escursioni su questi vulcani è consigliata solamente a coloro in buona forma fisica. Consigliamo di farvi accompagnare sempre da una guida scout specializzata.
I trekking: verso il Vulcano Merapi partono direttamente da Yogyakarta (Giava Centrale), verso il Vulcano Bromo da Probolinggo (Giava Orientale) e per l’Ijen invece da Banyuwangi (Giava Orientale).
Giava: Isole Karimunjawa
Per coloro che invece vogliono godersi spettacoli naturali senza dover faticare troppo è consigliato il soggiorno nell’“Arcipleago di Karimunjawa, composto da 27 isole posizionate nel Mar di Giava. Le candide spiagge coralline punteggiate da palme che si allungano dolcemente su acque cristalline color turchese sono l’habitat perfetto dove rilassarsi in compagnia della propria anima gemella”. Nonostante ancora relativamente sconosciuto al turismo di massa internazionale, nell’”isola di Karimunjawa”, la più grande dell’Arcipelago, troverete una buona scelta di alloggi.
La natura intatta e l’enorme biodiversità marina di Karimunjawa riflettono l’estrema facilità di vedere incredibili forme di vita facendo immersione al largo ma anche snorkeling a pochi metri dalla riva.
È possibile raggiungere questo magnifico paradiso tropicale anche grazie a voli diretti da diverse località indonesiane sull’Aeroporto Ahmad Yani a 28 km dalla città di Semarang. Le imbarcazioni per Karimunjawa invece partono principalmente da Jepara a 78 km da Semarang.
Meteo e Clima: quando andare a Giava
Il clima di Giava è tropicale, con pianure e centri urbani caldi e umidi, ma con litorali e aree montagnose molto più fresche e ventilate. La stagione delle piogge va da ottobre ad aprile, caratterizzata da copiosi acquazzoni soprattutto avvicinandosi al crepuscolo. In particolare a gennaio e febbraio.
Mentre, “il periodo migliore per visitare Giava va da maggio a settembre, durante la stagione secca. I mesi di giugno, luglio e agosto i migliori!”
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