Siem Reap porta di entrata per Angkor Wat
“Siem Reap (see-em ree-ep; សៀមរាប) capoluogo dell'omonima provincia, è una delle più popolari destinazioni turistiche del Sud Est Asiatico, in quanto punto d’accesso per visitare l’Angkor Wat; il più grande complesso religioso al mondo che vanta milioni di visite ogni anno e che dal 1992 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO”
La città è situata sulla costa nord-est del lago Tonle Sap (il lago più grande di tutto il Sud Est Asiatico) di grande rilevanza naturalistica e folkloristica per le sue oasi faunistiche all’interno delle quali possono essere avvistate alcune tra le più rare specie di uccelli acquatici, ed ai suoi caratteristici villaggi galleggianti.
Pur essendo in continua espansione e modernizzazione, Siem Reap incanta ancora grazie alle numerose vecchie botteghe francesi, ai suoi viali alberati ed ombreggiati e grazie all’omonimo fiume che scorre lento tra il centro città.
"Al di fuori dei misteriosi tour nei templi, questa città del nord ha molto da offrire. Immergiti in lezioni di cucina e lezioni di produzione di ceramiche, visita i musei di guerra per conoscere le aree colpite dalle mine antiuomo, e poi incontra gli altri viaggiatori in alcuni pub locali dove puoi trovare cibo occidentale eccezionale e birra alla spina a basso prezzo."
Come arrivare a Siem Reap
Siem Reap è facilmente raggiungibile grazie al suo aeroporto internazionale, a soli 20 minuti dal centro città, collegato con voli diretti a molte capitali del sud-est asiatico. Può essere raggiunta anche via terra sia dalle altre città della Cambogia sia dagli stati confinanti Laos, Tailandia e Vietnam.
Clima e meteo a Siem Reap
I mesi invernali da novembre a febbraio rappresentano la stagione di punta per viaggiare a Siem Reap. Questi mesi sono freschi e asciutti, evitando gli estremi di calore e precipitazioni che potresti trovare in altri periodi dell'anno. Numerosi festival si svolgono durante questa stagione.
“I templi sono più belli durante la stagione delle piogge: l'erba è verde e rigogliosa, l'aria sembra più chiara (la foschia viene spazzata via dalla pioggia). Siem Reap nella stagione delle piogge è, tempo permettendo, il periodo dell'anno preferito dai fotografi.”
Attrazioni, centro storico e monumenti a Siem Reap
“Il lungo fiume di Siem Reap offre la possibilità di piacevoli passeggiate partendo ad esempio dal mercato Psar Chas e pdirigendosi verso nord, si costeggia l'imponente tempio Wat Preah Prom Rath dalle alte guglie e decorato all'entrata con due tori bianchi.”
Continuando si incontra inoltre il più antico tempio Wat Bo, con interessanti affreschi ispirati a soggetti di vita quotidiana. Procedendo, si arriva poi ai giardini reali, molto gradevoli e curati ed aperti al pubblico. Al loro lato si erge il santuario dedicato alle due sorelle Ang Chek ed Ang Chom entrambe divinità mitologiche, dove si possono ammirare le statue che le ritraggono nella leggiadra posizione “Abaya Mudrà”: la cui mano alzata indica un segno di pace.
Merita una visita anche il museo Nazionale, all’interno del quale, si possono ammirare un gran numero di sculture del periodo di Angkor corredate da ampie descrizioni e da supporti audiovisivi esplicativi. Interessante è anche la stanza che contiene più di mille immagini di Buddha.
Meritevoli di visita sono poi il Villaggio Culturale Cambogiano ed il museo della Guerra. Il primo, che si trova vicino all'aeroporto, è una graziosa riproduzione in piccolo di un villaggio rurale e della vita ed attività di un tempo. Il secondo espone reperti bellici che vanno dagli anni sessanta ai novanta. Le guide sono reduci di quei tristi periodi e danno la loro vivida testimonianza, in un inglese un po’ incerto. Alcuni sono mutilati a causa delle mine antiuomo.
I Templi di Angkor
“Magico, misterioso e assolutamente affascinante, Angkor Wat è uno di quei luoghi da non perdere che tutti dovrebbero sperimentare prima di morire. Qui c'è il più grande tempio buddista sulla terra, che ha impiegato 30 anni per essere costruito nel XII secolo (113-5 a.C.) e si estende su 208 ettari (500 acri).”
Si dice che Angkor Wat sia stato costruito come tempio funebre per il re Suryavarman II, con ogni struttura che rappresenta le fasi della vita, della morte e oltre. Mentre cammini attraverso una delle civiltà perdute della storia, salendo le scale di marmo e schivandoti attraverso archi strutturati in pietra, avrai uno sguardo architettonico in un mondo dimenticato da tempo.
Angkor dista circa 6km dalla cittadina di Siem Reap, dove soggiornano tutti coloro che hanno intenzione di recarsi ai templi. La breve distanza permette, per chi lo volesse, di poter arrivare ad Angkor anche in bicicletta, senza farsi troppo spaventare dal traffico cambogiano. Il modo più classico per arrivare ad Angkor resta comunque il tuk-tuk, spesso affittato per un’intera giornata.
Le visite turistiche sono divise in piccolo e grande circuito. Il primo, a volte molto affollato, prevede la visita ai templi principali tra cui Angkor wat, il Bayon ed il Ta Phrom, quest’ultimo tra i templi più celebri e fotografati. Il grande circuito è invece più ampio è comprende altri templi tra cui il Pre Rup, il Preah Khan ed il Neak Pean. Al di fuori dei due circuiti ci sono numerosi altri luoghi da vedere e ognuno potrà creare il proprio percorso in base al mezzo utilizzato ed ai gusti personali.
“Il momento migliore per le foto è l'alba: vedere il sole che sovrasta l'orizzonte immediatamente dietro la cupola del santuario principale è uno spettacolo imperdibile.”
Shopping, artigianato e mercati a Siem Reap
"Nel cuore cittadino sorge il Psar Chas (il Mercato Vecchio). Costruito negli anni '20, è un luogo divertente, frequentato sia dai khmer per il cibo quotidiano che dai turisti a caccia di souvenirs. Le bancarelle addossate le une sulle altre regalano una sensazione di gioioso caos."
Il mercato è diviso in piccole sezioni che vendono merci diverse. Vai alla sezione di frutta dove puoi ottenere frutta biologica a prezzi locali, cammina lungo i vicoli bui della sezione di carne dove troverai salsicce appena fatte appese alle corde o cammina attraverso le file di venditori seduti su tappetini in paglia che vendono frutti di mare essiccati. Naturalmente, al mercato di Psa Chas, si possono acquistare i variopinti tessuti tradizionali, quali i krama, i sampot ed i pashmain, con i quali ci si può far confezionare i più svariati capi. Si trovano inoltre piccole sculture e dipinti. Questi souvenir si ispirano immancabilmente ai motivi ed ai soggetti di Angkor.
Non lontano dal mercato, opera il centro Artisans d'Angkor, che offre uno spaccato delle varie tradizioni artigianali. Nei vari laboratori dell’organizzazione, i turisti accompagnati da guide, possono osservare gli studenti alle prese con corsi pratici di artigianato. Sono quasi tutti giovani promettenti provenienti da famiglie umili delle zone rurali. Gli artigiani, lavorano legno, pietra e argento ed eseguono laccature e dorature.
Da qui è inoltre possibile prendere la navetta che ti accompagna a visitare la Fabbrica della seta di Angkor, dove le guide illustrano le complesse procedure di produzione del pregiato tessuto.
Anche il teatro delle ombre (Sbek Thom) è un prezioso elemento della tradizione khmer. Su uno schermo in controluce si stagliano le ombre che rievocano episodi del Ramakien (il testo mitologico di origine indu). Le marionette che proiettano le ombre sono in cuoio bucherellato e sono azionate con bacchette ad esse fissate. Spesso gambe e braccia sono snodabili. Questo spettacolo è eseguito in ristoranti ed hotel senza una precisa programmazione.
La stessa cosa vale per le esibizioni di danze tradizionali in costume. Sono eseguite dalle splendide Apsaras, bellissime fanciulle dotate di grazia ed armonia sublimi. Queste danzatrici già compaiono a migliaia nei bassorilievi sulle pareti dei vari templi di Angkor. Sono un elemento irrinunciabile della cultura khmer. Le loro esibizioni, che un tempo erano privilegio di una elite di cortigiani, ora sono elargite ai turisti che ne restano affascinati.
"Una miscela tra il Cirque du Soleil e un Pow Wow dei nativi americani, la performance di Aspara Dance è assolutamente affascinante. Aspara, che significa "belle ragazze" in Khmer, è stata storicamente interpretata da ragazze che si riteneva avessero poteri soprannaturali. La danza risale ai tempi di Angkor quando Suryavarman II era al potere. Allora, queste donne simili a dee danzavano solo per la famiglia reale.”
Vita notturna a Siem Reap
Per passare allegramente la serata il numero di opportunità è elevato. Al circo Phare ad esempio, situato sulla Comaille road, si può assistere alle incredibili evoluzioni di spericolati giovani acrobati, che si esibiscono in salti mortali e piroette lanciati e catapultati dai compagni. Gli artisti vengono avviati all'apprendimento di queste specialità fin da bambini e regalano agli spettatori una serata realmente indimenticabile.
“Con così tanta cultura, storia e architettura antica da accogliere durante il giorno, potresti voler solo sfogare un po 'di leggerezza insensata di notte. Per una serata rilassata con buon cibo e birre di Angkor alla spina, dirigiti verso Pub Street.”
Questa lunga strada pedonale circondata da insegne al neon, bar che propongono specialità e allegri gruppi di viaggiatori pronti a socializzare.
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